L’acufene o tinnito è definito con una percezione uditiva che può essere localizzata ad uno o ad entrambe le orecchie, in assenza di una vibrazione sonora esterna che la possa giustificare.
Si stima che acufeni permanenti siano presenti in circa il 15-20% della popolazione mondiale.
Coloro che soffrono di forme significative di tinnito lo descrivono come costante,
sebbene tenda a variare da un giorno all’altro o ad essere influenzato da numerosi fattori esterni, quali: l’esposizione al rumore, lo stress, la stanchezza, l’uso di farmaci ecc.
In media soltanto il 10-20% delle persone che soffrono di disturbi causati dall'acufene si rivolgono al medico curante in cerca di aiuto.
Le statistiche indicano che il 70-90% dei pazienti acufenici sottoposti a test audiometrico presenta una qualche forma di deficit uditivo.
L’incidenza del tinnito aumenta in modo sostanziale con l’avanzare dell’età e la sua prevalenza è correlata alla gravità della perdita uditiva.
Le cause eziologiche associate al tinnito sono letteralmente centinaia. La maggior parte, ma non tutte, sono associate all’ipoacusia. A seconda della loro localizzazione anatomica possiamo suddividere la cause del tinnito in:
Patologie dell’orecchio medio ed esterno.
Patologie dell’orecchio interno.
Patologie correlate non a carattere uditivo (ad esempio disturbi vascolari).
Altri fattori che, pur non essendo causa diretta dell’acufene, possono esacerbarlo o aumentarne la percezione, sono: farmaci, alcool, stress e fattori di natura psicologica.